Storia dell’arte italiana del 400: Gentile da Fabriano

Fabriano, 1370/80, Roma, 1427

Protagonista della pittura tardogotica, il maestro marchigiano è il più richiesto e celebre artista del primo quarto del Quattrocento in Italia, come dimostrano i suoi spostamenti nelle maggiori città della cultura di transizione tra gli ultimi splendori gotici e i primi esperimenti umanistici (Venezia, Firenze, Roma) e i numerosi allievi, fra cui Pisanello, Jacopo Bellini e Domenico Veneziano.

Non si conosce con esattezza la data di nascita, mentre nella sua formazione artistica appaiono, accanto al fondamentale sostrato umbro-marchigiano, influssi riminesi e lombardi. Opera emblematica della prima attività è il Polliittico delI’Incoronazione della Vergine, che fu eseguito durante il primo decennio del Quattrocento per il convento di Valleromita, vicino a Fabriano,

e che oggi è conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano.

Nel 1408 Gentile viene chiamato a Venezia per eseguire alcuni affreschi (purtroppo perduti) in palazzo Ducale. Dopo un soggiorno a Brescia, nel 1419 il pittore si stabilisce a Firenze, dove si stava affermando la generazione di Donatello, Ghiberti e Brunelleschi. Gentile da Fabriano propone

un’ elegantissima soluzione stilistica, in cui l’uso del fondo oro, la moltiplicazione di dettagli preziosi e la raffinata esecuzione tecnica lasciano intuire un nuovo interesse verso la scultura classica, fattore poi ripreso nei dipinti moderni dei secoli successivi.

Al 1423 risale il capolavoro più noto tra i suoi dipinti, la monumentale Adorazione dei magi dipinta per la cappella Strozzi in Santa Trinità e oggi agli Uffìzi; segue, nel 1425, il Polittico Quaratesi (smembrato in vari musei). Dopo un soggiorno a Siena e a Orvieto (qui esegue l’affresco della Madonna col Bambino in Duomo ” nel gennaio dci 1427 Gentile si trasferisce a Roma, dove

avvia la grandiosa decorazione ad affresco della navata centrale della basilica di San Giovanni

in Laterano, lasciandola interrotta a causa della morte, avvenuta nell’agosto dello stesso anno.

Gentile da Fabriano – Madonna col Bambino e i santi Nicola e Caterina

1405

Importante testimonianza della prima attività di Gentile, consente di ravvisare le componenti senesi e lombardo nella formazione del maestro. Sono qui presenti tutte le squisite caratteristiche dell’arte tardogotica internazionale: l’uso di materiali preziosi sullo splendente fondo oro, l’attenzione ai dettagli naturali (il prato Fiorito), linee sinuose, espressioni e gesti aggraziati.

San Nicola è il patrono del committente inginocchiato in preghiera, verso il quale il Bambino rivolge un gesto di benedizione. Un particolare inconsueto sono gli angioletti musicanti che si affacciano come uccellini fra le foglie degli alberi.

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