Etichette alimentari di olio e vino? Ecco come leggerle

I punti di questa guida sono interessanti e risultano molto utili per poter leggere le etichette alimentari di olio e vino in modo corretto: questo a tutto vantaggio dei consumatori che quindi possono effettuare i propri acquisti in modo consapevole. La pubblicazione è del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura e qui di seguito i punti salienti da tenere in considerazione.

Come leggere le etichette di olio e vino

Ma da dove nasce l’idea di pubblicare addirittura una guida di riferimento per poter leggere le etichette sulle bottiglie di olio e vino? Purtroppo dagli innumerevoli tentativi di frode e contraffazione che da sempre colpiscono questi due prodotti di elevata qualità nonché, in riferimento al nostro Paese, vanto e orgoglio del Made in Italy.

Chi non ricorda la maxi frode dell’olio extravergine di oliva toscano, venduto nel Regno Unito ma che in realtà nulla aveva di toscano né di italiano (e probabilmente neppure di olio?). È per questo che oggi più che mai l’etichetta assume un valore fondamentale, non solo agli occhi delle persone che lo consumano ma anche delle aziende stesse che -a ben vedere- devono potersi difendere da truffatori di ogni genere.

Queste le dritte per quanto riguarda l’olio:

Diffida dalle etichette non trasparenti. Questo significa che un’etichetta originale deve sempre indicare il marchio, il processo e il luogo di produzione e le caratteristiche del prodotto.

Verifica che sull’etichetta siano presenti i marchi di qualità previsti dall’Unione Europea, se quello che stati cercando è un prodotto di valore, come ad esempio DOP, IGP, STG e “Biologico”.

L’etichetta perfetta ha tre caratteristiche fondamentali: è chiara, leggibile e indelebile. Per quanto concerne l’olio extravergine, ad esempio, deve riportare il nome del prodotto, la denominazione di vendita, il volume nominale e la data di scadenza entro la quale consumarlo.

L’etichetta riporta sempre la conformità ai regolamenti vigenti nell’Unione Europea. Nella fattispecie, indica la tipologia di olive utilizzate per produrre l’olio, le procedure adottate e le istruzioni per la conservazione ottimale del prodotto.

E per quanto riguarda il vino?

Le etichette del vino rispettano anch’esse le indicazioni stabilite dai regolamenti europei. Controlla la denominazione del prodotto, la tipologia (ad esempio “rosso” o “bianco”), la quantità di prodotto contenuto nella bottiglia e la percentuale di alcol presente e scopri i migliori vini italiani su Tannico.

Tra le informazioni obbligatorie che il produttore deve inserire nelle etichette troviamo: la denominazione di vendita, il riferimento sia all’imbottigliatore che all’importatore, la provenienza, il lotto, l’eventuale presenza di sostanze allergizzanti e le modalità di conservazione.

Sostanze potenzialmente allergizzanti sono ad esempio i solfiti. Devono essere indicati in etichetta quando la loro quantità supera i 10 mg per litro. Anche i derivati di uova e latte, che comunemente vengono usati per la chiarificazione del vino, devono trovare spazio sull’etichetta.

Infine, un cenno anche agli zuccheri residui, che non devono superare i 40g/l per il vino secco. Per quanto riguarda quello semisecco o amabile il tenore di zucchero è compreso tra 40 e 100 g/l mentre per il vino dolce contiene quantità superiori ai 100 g/l.

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