L’errore di rinunciare alla formazione

 

Nel nostro Paese le iscrizioni all’università sono in evidente diminuzione. Ciò rappresenta uno degli effetti della devastante crisi economica, per colpa della quale diverse famiglie non possono garantire l’iscrizione universitaria ai propri figli, i quali si vedono così negato un futuro che si erano immaginati roseo e in linea alle loro passioni e capacità.

Spesso sono i ragazzi stessi a ritenere di non dover iniziare il percorso accademico, in quanto rassegnati e disillusi a causa delle sconfortanti notizie che sentono e leggono nei telegiornali e sui giornali.

Trovare delle motivazioni può effettivamente sembrare complicato, eppure è proprio in un momento di calma piatta sotto il profilo lavorativo che è bene darsi da fare per conseguire un titolo di studio prestigioso e che possa essere spendibile successivamente. Del resto, chi ritiene che questo Paese non abbia speranze, può sempre trasferirsi all’estero con il pezzo di carta in saccoccia. L’alternativa è quella di andare subito a studiare fuori dall’Italia, in modo da incrementare anche la conoscenza di una lingua straniera.

C’è chi sogna di conquistare una laurea e chi non intende farlo perché ritiene di non avere motivazioni o capacità sufficienti per portare a termine un percorso della durata di tre o cinque anni. Per questi soggetti, in alternativa al tentativo di inserimento nel mercato del lavoro, c’è la possibilità di prendere parte a dei brevi corsi post-diploma. Questi corsi sono fruibili presso vari istituti privati, che al termine rilasciano un attestato. Ci sono anche persone che non possiedono nemmeno un diploma e che, non trovando un’occupazione, decidono di tornare sui libri e recuperare gli anni persi. Scuole che organizzano corsi di formazione e istituti che danno la possibilità di recuperare anni scolastici sono presenti in molte città italiane. In Lombardia, oltre che a Milano, si trovano diverse scuole private a Bergamo, Brescia, Monza, Como e Varese.

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