Quanti tipi di videogiochi esistono? Ormai il gaming è sempre più centrale nel settore dell’intrattenimento e anche chi è più in là con gli anni si ritrova volentieri a impugnare un controller, magari per giocare insieme ai propri figli. I videogiochi sono un po’ come i libri e i film cinematografici, perché esplorano svariati generi per incontrare tutti i gusti dell’utenza. Si viaggia attraverso diversi contesti culturali, talvolta estrapolati dalla loro dimensione di appartenenza per essere applicati in altre situazioni, permettendo così scenari particolari e suggestivi. Un esempio può essere rappresentato dai giochi nei quali sono concessi i viaggi nel tempo, per intenderci.
Nel tempo le meccaniche del gameplay si sono evolute, anche su richiesta dell’utenza. I videogiochi sono sempre più immersivi e interattivi e il parco titoli si è talmente allargato che in molti non vogliono nemmeno prendersi la briga di leggere le istruzioni, preferendo iniziare subito a giocare. Di conseguenza è possibile individuare due macrocategorie di videogame: i simulativi ispirati al mondo reale e gli arcade che sono più fantasiosi e intuitivi. Nel complesso, però, sono almeno 12 gli specifici generi videoludici che vanno per la maggiore e non è escluso che nel prossimo futuro possano nascerne di altri.
I videogiochi più iconici sono forse quelli di avventura, in cui i giocatori sono chiamati a girare tra svariati territori virtuali e a seguire una narrazione ben precisa. Questi titoli non mancano comunque di misteri da risolvere pur di avanzare. La differenza con i videogiochi d’azione risiede dunque nella prontezza di riflessi richiesta. In questa categoria abbondano infatti i combattimenti e il pericolo è sempre dietro l’angolo. Spesso e volentieri, comunque, i due generi possono anche ritrovarsi a convivere nello stesso titolo.
Di tutt’altro tenore sono i videogiochi di ruolo o GdR (computer role playing game – CRPG), le cui regole possono ricordare quelle dei giochi di carte o da tavolo. Di solito si prende il controllo di uno o più personaggi che possono migliorare nel corso del gioco, sviluppandosi a più riprese. Un titolo esemplare in tal senso è rappresentato senz’altro da “Elden Ring”, uno dei più giocati negli ultimi anni. Non a caso pullulano le notizie sui record stabiliti in questo gioco, come quella che ha fatto conoscere al web il gamer che ha completato “Elden Ring” usando pochissime munizioni. Se alcuni giochi diventano popolari è anche grazie alla lore che si viene a formare nelle rispettive community.
I giochi di simulazione hanno la caratteristica di riprodurre aspetti della realtà inserendovi elementi strategici. Si va dalle simulazioni di guida ai titoli basati sulle dinamiche di società. In questa categoria rientrano anche i giochi gestionali. Rispetto agli altri c’è forse meno ansia nel prendere certe decisioni, perché non si è tenuti sempre ad agire in tempo reale. Più gettonati rimangono comunque i titoli sportivi: i giochi sul calcio sono un grande classico, ma anche quelli dedicati al basket, al tennis e ai motori riscuotono un successo importante. I videogiochi di strategia veri e propri sono invece quelli in cui le scelte dei giocatori determinano in maniera netta il risultato finale. Si tratta di giochi in cui si ha a che fare con la gestione oculata di numerose componenti utili per proseguire, come ad esempio le abilità da sfruttare nei combattimenti. I videogiochi party sono quelli composti da più minigiochi ideati per un folto numero di partecipanti.Esistono anche i casual game, probabilmente i più semplici in assoluto, in quanto non richiedono requisiti particolari o un impegno profuso al giocatore; molti di questi titoli si trovano negli store digitali per smartphone insieme ai rompicapo, ossia i classici puzzle game, e alle trasposizioni mobile delle slot proposte sul web. Infine, è possibile inquadrare altri 3 generi. I videogiochi a tema musica, in cui si può imparare a suonare un determinato strumento pur senza possederlo, i videogiochi educativi rivolti ai bambini e i videogiochi erotici, destinati ovviamente ad un’utenza più adulta. Insomma, è assai improbabile che chi si avvicina per la prima volta al gaming non riesca a trovare qualche titolo che sia di proprio gradimento. Grazie alle recenti implementazioni tecnologiche come la virtual reality, comunque, nei prossimi anni potremmo ritrovarci di fronte videogiochi ancora più intriganti e coinvolgenti e i vari generi potrebbero arricchirsi di feature sempre più interessanti.